
Tempo di bilanci: le parole del ds Alberto Gazza
Tempo di bilanci, dopo una splendida salvezza. La vittoria con Olginate ha decretato la fine della stagione agonistica della Bmr Scandiano, che ora si gode le meritate vacanze dopo aver confermato la propria presenza in serie B anche per la stagione a venire, al termine di una lunga rincorsa. L’occasione è giusta per fare quattro chiacchiere col direttore sportivo bianco-rosso-blu Alberto Gazza, in una sorta di “film” che ripercorre l’intera annata.
Alberto, partiamo dall’inizio, davvero in salita: perché?
“L’inserimento nel gruppo dei giocatori nuovi, tra cui parecchi giovani, ci ha creato qualche problema di equilibrio e di amalgama. Non dimentichiamo che, rispetto all’anno precedente, era partito un elemento fondamentale come Chiappelli”.
Poi arriva l’avvicendamento in panchina.
“Sono scelte a cui non si vorrebbe mai arrivare, ma si sa che quando i risultati non arrivano, il primo a pagare è colui che ha in mano le redini della squadra. Tinti, da ottimo coach qual è, ha capito che serviva un segnale forte da dare al gruppo e ha rassegnato le dimissioni”
La scelta, a quel punto, cade su Eliantonio: come mai?
“Avevamo bisogno di un profilo tosto e con esperienza della categoria. Non dimentichiamo che Riccardo è stato vice di gente come Trinchieri e Caja. Ha saputo unire il gruppo in poco tempo, dandogli una impronta completamente diversa rispetto alla gestione precedente”.
A fine 2017 arriva dal mercato la ciliegina sulla torta, nonostante l’inattività di 6 mesi, Jordan Losi.
“Jordan ha portato esperienza, talento, grinta e voglia di mettersi a disposizione del gruppo. Nonostante i 37 anni compiuti e il periodo di stop, è stata una scommessa decisamente vinta”.
Il mercato regala altri due innesti, Legnini e Bertocco, che risultano anch’essi fondamentali nello sprint salvezza.
“Legnini è stata una piacevole sorpresa. Sapevamo che avrebbe garantito energia, ha aggiunto punti e minuti, oltre ad avere ancora ampi margini di miglioramento. Bertocco è arrivato visto che ci serviva un senior per ovviare all’assenza per infortunio di Pugi, hanno due ruoli completamente diversi ma bravo è stato il coach ad inserirlo”.
Un plauso per il traguardo raggiunto lo merita anche il resto del gruppo.
“Certamente, anzi, non vorrei passasse in secondo piano. Lo stesso dicasi per lo staff tecnico e quello dirigenziale Senza di loro non saremmo qui oggi”.