
Coach Eliantonio si presenta: “Mi aspetto una Bmr con voglia ed aggressività”
Prime ore in bianco-rosso-blu per Riccardo Eliantonio, nuovo capo allenatore della Bmr Basket 2000 Scandiano. Prime ore di lavoro, per conoscere la squadra ed il nuovo ambiente, anche perché la trasferta di sabato a Pisogne incombe. Ma prima, doveroso, un ringraziamento: “Vorrei approfittare dell’occasione per salutare coach Antonio Tinti, che conosco, apprezzo ma che non ho ancora avuto modo di sentire. Ha fatto un gran lavoro l’anno scorso, questa stagione è andata un po’ così e, visto che ci sono passato anch’io in passato, mi sembrava giusto cominciare citando lui”.
Bene, coach: prima esperienza fuori dall’Emilia Romagna dopo tanti anni trascorsi in Lombardia. Giusto?
“Da senior, sicuramente sì. Molti anni fa, però, allenai le giovanili a Rimini”.
Arriva alla Bmr a pochi giorni dalla sfida di Pisogne contro Costa Volpino, diretta rivale per la salvezza. “Sicuramente serve tempo per far acquisire alla squadra le proprie idee di basket. Spero che quattro giorni bastino per andare a Pisogne e dare fastidio ai nostri avversari”.
Che gruppo ha trovato?
“Molto disponibile al lavoro e a cercare di capire le mie idee. Ora dobbiamo solo toglierci di dosso quell’ansia da prestazione che ha caratterizzato il recente passato e ripartire”.
Nel roster ci sono atleti che hai già allenato, da Farioli a Bertolini, passando per Motta. Un particolare non trascurabile.
“E’ sicuramente un vantaggio e, sicuramente, anche la società avrà pensato a questo”.
Come valuti, da fuori, questa serie B?
“Ci sono indubbiamente tre squadre fuori categoria come Cento, Piacenza e Lecco, assimilabili a realtà professionistiche. Dalla quarta in giù ce la si può giocare con tutti, basta metterci voglia e aggressività”.
In passato hai avuto la fortuna di fare da assistente ad alcuni tecnici dal pedigree illustre: cosa ti hanno lasciato?
“Martellossi, a Desio, è stato il mio primo maestro e mi ha dato una grande mano ad inizio carriera, rivelandosi oltre che un ottimo professionista anche una persona d’oro: ieri mi ha mandato un messaggio d’in bocca al lupo. Con Trinchieri ho vissuto tre anni splendidi, da lui ho cercato di carpire la meticolosità nel preparare le partite. Cioppi, oggi ds a Pesaro, è un’altra bravissima persona, mentre Caja è un vero e proprio “martello”, che non guarda in faccia nessuno, virtù che dimostra anche oggi ad alto livello”.